Un Aliscafo porta container ad idrogeno in grado di sostituire gli aerei cargo?
Argo è il nome del super aliscafo che può letteralmente volare sull’acqua. Si tratta del progetto di una startup di Los Angeles che ha un obiettivo ambizioso.
Rendere totalmente green e più rapido il trasporto navale. La chiave per tutto questo è l’hydrofoil.
Che cos’è l’hydrofoil?
L’hydrofoil consiste in un’ala sommersa collegata ad un sistema di propulsione. Grazie alla velocità acquisita avanzando in avanti, l’ala sommersa si comporta come l’ala di un’aereo, generando “portanza” e sollevando tutto lo scafo della nave.
In questo modo una qualsiasi imbarcazione potrà procedere con maggiore velocità riducendo al massimo i consumi.
La tecnologia dell’hydrofoil è comparsa a scopo militare e commerciale già negli anni 60 e 70. Tuttavia, nonostante i grandi vantaggi, ci sono anche varie criticità:
- gli aliscafi sono particolarmente delicati. In caso di urto, un aliscafo può “precipitare” sullo scafo con possibili situazioni di maggiore pericolo;
- il costo di produzione è più alto in quanto richiedono un maggior sforzo in termini di meccanica di precisione;
- essendo più complessi è necessaria una manutenzione più accurata, causa principale di abbandono dei primi progetti nati anche a livello militare.
Nonostante ciò, la Boundary Layer Technologies ha intenzione di realizzare un aliscafo alimentato ad idrogeno con celle combustibili. L’obiettivo è quello di estendere questa tecnologia a tutte le grandi navi, dai traghetti alle navi da crociera, oltre che ai grandi cargo.
Come la meccanica di precisione influenza la mobilità
Argo è stato progettato per trasportare 20 TEU (misura standard di lunghezza nel trasporto dei container ISO), con una capacità di 200 tonnellate e un’autonomia di 1500 miglia nautiche.
Un altro punto di forza sono le dimensioni. Particolarmente ridotte nonostante le capacità di carico che sono paragonabili a quelle di un Boeing 747. Questo comporta anche una riduzione dei tempi di sosta necessari, oltre alla possibilità di attraccare davvero ovunque.
Ciò implica un altro grande vantaggio, ossia la possibilità di preferire rotte e porti meno congestionati, in modo da snellire il traffico navale e ridurre l’impatto sulle città portuali di tutto il mondo.
Argo sarebbe in grado di viaggiare ad una velocità di 40 nodi, cioè 75km/h circa, ma con un consumo notevolmente ridotto rispetto ad un normale cargo.
Per fare un esempio, Argo potrebbe impiegare “soltanto” 15/24 ore in più rispetto al trasporto aereo di merci, ma con un risparmio del 50% in termini di carburante e quindi anche di emissioni.
ll traguardo ambizioso per Boundary Layer Technologies, consiste nell’offrire un servizio di trasporto Argo nell’area asiatica entro fine 2023.
Mentre l’intenzione per il futuro, pare essere quella di progettare una nave più grande con un potenziale investitore come Flexport, azienda di trasporti e supply chain.
Bene, per ora è tutto. Speriamo che questo contenuto ti sia piaciuto.
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