Vivere sulla Luna? Cos’è il programma spaziale Artemis

Ormai se ne parla spesso. 

Ebbene sì.

Stiamo per preparare un ritorno in grande stile sulla Luna.

In questo articolo ti raccontiamo alcuni dettagli di questo progetto che potrebbe segnare la storia dell’uomo per i prossimi 10 anni!

  1. Che cosa significa Artemis
  2. Perché investire in missioni spaziali?
  3. In cosa consiste il programma Artemis
  4. I veicoli di lancio e i veicoli spaziali del progetto Artemis
  5. Le fasi del progetto Artemis

Il programma Artemis è proprio questo. 

Il nome, infatti, non è casuale. 

Partiamo dalle basi.

Che cosa significa Artemis

chi è Artemide o Artemis

Artemide, secondo la mitologia greca, è la sorella gemella di Apollo, nome che fu attribuito  alla famosa missione che ha portato Neil Armstrong a mettere piede per la prima volta sulla Luna. 

Perciò, in onore di questa prima missione, la NASA ha scelto Artemis per il nuovo programma spaziale.

Tuttavia, l’obiettivo ora è molto più ambizioso e le scoperte che potranno portare le future missioni sono davvero inimmaginabili.

Il progetto Artemis, infatti, consiste nel costruire una base per umani sulla Luna. 

Il fine ultimo è costruire un avamposto per esplorare lo spazio più profondo.

Perché? 

La domanda sorge spontanea, perciò facciamo una premessa.

Perché investire in missioni spaziali?

perché spendere soldi in missioni spaziali

Soprattutto in un momento di così grande difficoltà, è normale chiedersi perché spendere soldi per delle missioni spaziali, quando sulla Terra ci sono problemi maggiori. 

In realtà le cose sono molto diverse da come sembra.

Molte delle tecnologie di tutti i giorni, infatti, derivano proprio dalla ricerca spaziale. 

Qualche esempio?

Banalmente il gps del tuo smartphone, il materasso in memory foam su cui riposi, oppure, le lenti antigraffio dei tuoi occhiali (se li indossi). 

Non solo. 

La ricerca spaziale, oltre ad aiutarci con tecnologie avanzate nella vita di tutti i giorni, ci permette di raggiungere grandi traguardi in vari settori. 

Il biomedicale innanzitutto. 

Il know-how acquisito nelle lavorazioni meccaniche di precisione per il biomedicale, oggi ci permette di creare protesi consistenti in veri e propri arti bionici

Grazie alle missioni spaziali, le persone con disabilità, oggi, possono recuperare un livello di vita migliore rispetto alla loro condizione. 

Ti sembra poco?

È vero, le motivazioni che stanno dietro alla ricerca spaziale appaiano sempre molto nebulose.

Ma come è accaduto per le missioni Apollo, ogni dollaro speso ha avuto un ritorno di ben 9 dollari nel medio-lungo termine!

Oltre a questo c’è da dire una cosa importante.

Non ci crederai, ma la spesa per le missioni spaziali è davvero insignificante se paragonata a quella sostenuta per le guerre.

Per fare un esempio, una sola settimana in Afghanistan equivale alla costruzione dell’intera Stazione Spaziale Internazionale.

Incredibile vero?

La verità è che la spesa pubblica in questo tipo di missioni è davvero minuscola. 

È stato stimato che per ogni dollaro di tasse pagate da ciascun cittadino americano, l’intero budget della NASA incide per mezzo centesimo!

In Europa, la situazione è molto simile, senza considerare che queste missioni sono da ripartire su più anni.

Ma torniamo a noi.

Ecco in cosa consiste il programma Artemis.

Come abbiamo già detto, l’obiettivo è portare di nuovo l’uomo sulla Luna, ma con il fine di restare in totale autosufficienza.

Le motivazioni che spingono l’uomo in una tale impresa sono molteplici e le approfondiremo più avanti.

Ma c’è un aspetto altrettanto importante rispetto alle precedenti missioni Apollo.

Questa volta, infatti, sono coinvolte diverse agenzie nella produzione di moduli e parti, con un beneficio per tutto il comparto. 

Dalla ricerca, al design, all’engineering, fino alle lavorazioni meccaniche di precisione per l’aerospazio.

Quali sono le agenzie spaziali che lavorano al progetto Artemis?

Nello specifico, questo programma di volo spaziale, vede la partecipazione oltre alla NASA, di diversi partner come: 

  • l’Agenzia Spaziale Europea (ESA)
  • l’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA)
  • la Canadian Space Agency (CSA)

Se te lo stessi chiedendo, anche l’Italia è coinvolta attivamente nel progetto Artemis e una buona parte di moduli necessari alla missione, saranno creati proprio qui.

Non ti possiamo dire nulla a riguardo, ma anche Milltech in qualche modo, sta partecipando in partnership con le principali imprese del distretto spaziale piemontese.

In molti ancora non se ne rendono conto, ma si tratta davvero di un momento di svolta nella storia dell’uomo. 

Diverse agenzie private di tutto il mondo stanno collaborando per costruire una nuova economia lunare e per mandare i primi uomini su Marte entro i prossimi anni 30!

Detto questo, passiamo ai dettagli del progetto Artemis.

I veicoli di lancio e i veicoli spaziali del progetto Artemis.

Primo tra tutti c’è lo Space Launch System

Il razzo che lancerà esseri umani verso la Luna, progettato dalla NASA e precedentemente utilizzato per lo Space Shuttle.

Verrà probabilmente lanciato per la prima volta a fine 2021. 

Ad esso sarà agganciata Orion: la vera e propria navicella che trasporterà il team di astronauti. 

Ma come si svolgerà il viaggio quindi? 

Lo Space Launch System, porterà la navicella Orion fino alla Luna, dove verrà agganciata dal lander, una sorta di taxi spaziale, che porterà gli astronauti sulla superficie lunare. 

Render della sonda spaziale Orion
Rendering di “Orion” MPCV in orbita bassa terrestre – Wikipedia

Da qui, Il lander limitatamente al suo modulo di ascesa, tornerà alla navicella, la quale potrà poi rientrare sulla Terra.

L’SLS verrà impiegato solo per trasportare la navicella. Il lander, invece, sarà lanciato con dei nuovi razzi. 

Nello specifico, potrebbero essere: 

  • il Falcon Heavy o il Super Heavy di Space-X;
  • il Vulcan della United Launch Alliance;
  • il New Glenn della Blue Origin. 

Poi c’è il Lunar Gateway.

Render del Lunar Gateway in orbita intorno alla Luna
Render artistico del Lunar Gateway in orbita intorno la Luna – Wikipedia

Una vera e propria stazione spaziale che rimarrà costantemente in orbita intorno alla Luna. Il Gateway sarà un vero e proprio laboratorio e consentirà il costante contatto radio sia con la Luna che con la Terra.

Il piano poi è quello di sfruttare quest’ultimo per le successive missioni e utilizzare il lander come “navetta” tra questo e la superficie lunare. 

Riepilogando, tra le grandi innovazioni rispetto alle missioni Apollo ci sono queste due:

  • il lander, (possibilmente riutilizzabile secondo quanto vorrebbe proporre Space-X),  la  cui costruzione potrebbe essere affidata a diverse società;
  • il Lunar Gateway, che sarà un punto di riferimento fondamentale per ogni missione.

In cosa sarà coinvolta, quindi, l’Italia?

In particolare nella costruzione di un singolo grande modulo abitativo del Lunar Gateway. Thales Alenia, infatti, è la società incaricata, ma è inutile dire, che diverse aziende presenti in questa filiera parteciperanno in modo significativo. 

Non solo.

L’agenzia spaziale europea sta collaborando con missioni che scenderanno verso la superficie, con una nuova navicella per rifornire con risorse la stazione e con un modulo di servizio che porterà gli essere umani dalla Terra fino a lì.

In particolare, l’ESA si sta occupando di sviluppare quello che è il cuore elettronico di questa navicella. Ossia la parte posteriore in cui si trovano i pannelli solari e le batterie.

Ok ma quando succederà tutto questo?

Devi sapere che il progetto Artemis prevede alcune tappe principali ed il progetto è stato suddiviso come segue. 

Le fasi del progetto Artemis

ARTEMIS 1

Nel 2021 partirà una prima navicella senza essere umani.

L’obiettivo sarà fare un giro completo intorno alla Luna e restare lì diverse settimane per testare il funzionamento dei moduli. 

ARTEMIS 2 

La navicella verrà lanciata con esseri umani a bordo per raggiungere la Luna e rimanere  solo in orbita.

Nel frattempo, nel 2023 potrebbe partire il Lunar Gateway, anche se sono ancora in fase di decisione le modalità per raggiungere la superficie lunare. Cioè se agganciarsi al Gateway o se utilizzare il lander per atterrare sulla Luna.

ARTEMIS 3 

Nel 2024 partirà la navicella con un team di astronauti con l’obiettivo di rimanere.

Le tute spaziali esistono già e i partner internazionali per ingrandire il Gateway anche.

Perciò cosa manca?

Un maggior sostegno economico da parte del Congresso Americano, le cui decisioni sono ancora un’incognita a causa dell’attuale situazione politica degli USA.

Senza dubbio, il progetto Artemis, aprirà la strada a scoperte e innovazioni che scriveranno la storia. 

Le motivazioni, infatti, che spingono l’uomo a tornare sulla Luna sono molteplici, ma di questo ne parleremo in un prossimo contenuto dedicato alla conquista dello spazio!

Per ora è tutto, ma tieniti forte perché come dice la NASA, WE ARE GOING!

PS: Milltech è un’azienda di lavorazioni meccaniche di precisione di metalli e materie plastiche per diversi settori, ma il nostro non è solo un lavoro.

Siamo appassionati di aerospazio e aeronautica, ma ci stiamo impegnando nel biomedicale per rendere le nostre competenze una risorsa per tutta la comunità.

Perciò, se operi in uno di questi settori, contattaci qui. Il networking è fondamentale per creare sinergie positive!